Arti marziali Vietnamite

La storia del Việt Võ Đạo è profondamente legata alla storia del popolo vietnamita, riflettendone fedelmente l’anima. Questa disciplina non è il frutto di un singolo individuo, ma è il risultato dell’impegno di un intero popolo che, nel corso dei secoli, ha dovuto lottare per la propria sopravvivenza.

Le Origini del Việt Võ Đạo (2879 a.C. – 111 a.C.)

È difficile stabilire con esattezza l’origine del Việt Võ Đạo, ma essa risale a circa 5.000 anni fa, quando l’antico Vietnam si estendeva nella parte meridionale dell’attuale Cina. Si onora l’imperatore Hung Vuong I sia come fondatore del Vietnam che come creatore del Việt Võ Đạo. Durante la dinastia Hung Vuong (2879-258 a.C.), l’arte marziale vietnamita si strutturò insieme alla medicina tradizionale e alla filosofia.

Tecniche Antiche

Alcuni disegni scoperti nelle grotte del nord del Vietnam e i reperti rinvenuti a Dong Son e Chapa testimoniano l’antichità del Việt Võ Đạo. Già in quell’epoca, oltre alle tecniche di combattimento a mani nude, i vietnamiti padroneggiavano l’uso di varie armi, come l’ascia (BUA RIU), la spada corta (DOAN DAO), e l’arco.

L’Influenza Cinese e lo Sviluppo delle Teorie (111 a.C. – 906 d.C.)

L’invasione cinese segna un momento cruciale per lo sviluppo dell’arte marziale. In questo periodo, il Việt Võ Đạo si evolve come strumento di difesa e si arricchisce su tre livelli: perfezione delle tecniche, formazione di strategie ed elaborazione delle teorie. Personaggi celebri come Trieu Quang Phuc, Trung Vuong e Ly Nam De introdussero nuove idee e principi che rafforzarono l’arte marziale vietnamita.

Il Periodo dello Sviluppo (906 – 1009)

Con l’unificazione nazionale, l’arte marziale vietnamita prese il sopravvento sull’arte militare tradizionale. Re come Ngo Quyen e Dinh Bo Linh, noti per le loro abilità marziali, applicarono ampiamente il Việt Võ Đạo nell’addestramento degli eserciti.

Perfezionamento e Diffusione (1010 – 1527)

Sotto le dinastie Ly (1010-1225) e Tran (1225-1400), il Việt Võ Đạo raggiunse nuovi livelli di perfezione. Filosofie come il Buddismo, il Confucianesimo e il Taoismo influenzarono profondamente lo spirito dell’arte marziale, rendendola non solo uno strumento di difesa ma un mezzo per migliorare il valore umano. Fu istituita l’Accademia delle Arti Marziali (Gian Vo Duong) e codificate le tecniche. Figure come il generalissimo Tran Hung Dao e Tran Quang Khai lasciarono importanti testimonianze teoriche e strategiche, contribuendo alla vittoria sui Mongoli.

Le Grandi Difficoltà: Dominazione Cinese e Decadenza (1414 – 1945)

Dal 1414 al 1427, la dinastia cinese dei Ming tentò di annientare la cultura vietnamita, provocando una grave crisi per l’arte marziale. Tuttavia, proprio in questo periodo l’arte marziale vietnamita trovò la forza di esprimere la sua natura di “Arte del Popolo”, diventando uno strumento di resistenza contro l’oppressione. Il Việt Võ Đạo trasmise al popolo il coraggio e la perseveranza necessari per riconquistare l’indipendenza nel 1427.

Periodo della Divisione (1527 – 1802)

In questo periodo, il paese era diviso tra i Signori e il Việt Võ Đạo si frammentò in diverse scuole, ognuna delle quali rappresentava solo un aspetto dell’arte. Tuttavia, alcuni maestri saggi, come La Son Phu Tu, garantirono la sopravvivenza delle conoscenze tradizionali, mantenendo viva l’essenza del Việt Võ Đạo.

Decadenza e Colonizzazione (1802 – 1945)

Durante la dinastia Nguyen e sotto la colonizzazione francese, il Việt Võ Đạo subì una notevole decadenza. Le tecniche marziali vennero considerate superate di fronte alle armi moderne e la pratica dell’arte marziale fu vietata. Tuttavia, l’allenamento proseguì clandestinamente, anche se molte tecniche vennero deformate o dimenticate.

La Rinascita del Việt Võ Đạo (1938 – Oggi)

La rinascita del Việt Võ Đạo iniziò nel 1938 con i movimenti nazionalisti e, soprattutto, grazie al grande maestro Nguyen Loc, che dedicò la sua vita a far emergere una nuova era dell’arte marziale vietnamita, basata sulle antiche conoscenze.